Perché la locazione immobiliare e il mercato degli affitti in Italia sono temi sempre più “caldi”? Perché alla domanda Come si fa a trovare casa? La risposta non è più, come un tempo, necessariamente l’acquisto.
Si vendono sempre meno case: tassi alti, mutui che sono come un miraggio nel deserto e una congiuntura globale di certo non favorevole. La risposta del mercato (che poi non è altro che un insieme si persone alla ricerca di un alloggio) è semplice: secondo Nomisma e Istat, 2023 nel la domanda di appartamenti in affitto è cresciuta (7,3% della domanda di case si è spostata dall’acquisto alla locazione) e sono cresciuti di conseguenza anche i prezzi, in media del 2% (ma nelle grandi città o nelle città universitarie molto di più).
Questo ha determinato un ulteriore stress per un mercato già sotto pressione, anche a causa dell’esplosione degli affitti brevi, cioè dell’affitto di case a scopo turistico, che ha di fatto cambiato la fisionomia delle città e ridotto in maniera significativa la disponibilità di affitti di appartamenti per uso abitativo nel lungo periodo.
“Affittasi appartamento”: il ruolo delle agenzie immobiliari
Non stupisce che, in un momento di stagnazione o flessione del mercato della compravendita stagna, le agenzie immobiliari abbiano raddoppiato gli sforzi nel settore degli affitti. Ma se è comprensibile che vendere casa senza agenzia o comprare casa da privati possa ancora sembrare una cosa faticosa e difficile da affidare ad altri (anche se si tratta di un’operazione assolutamente gestibile e completamente priva di rischi) mettere in affitto un immobile è semplicissimo e veloce.
I siti di ricerca annunci sono accessibili ai proprietari così come alle agenzie. La raccolta dei documenti per affittare è piuttosto snella e comunque a carico del proprietario. Le operazioni di verifica di solvibilità sono comunque a carico del proprietario. La gestione delle visite - in un mercato in cui per ogni casa in affitto ci sono 100 candidati – è veloce: in una giornata di visite si fa tutto quello che si deve fare. Se proprio non si sa come gestire la parte burocratica ci si può affidare a un assistente immobiliare dedicato.
Allora perché rivolgersi all’agenzia immobiliare e sostenerne i relativi costi?
Chi deve pagare l'agenzia immobiliare in caso di affitto?
La brutta notizia è che quando si affitta un immobile tramite agenzia le provvigioni le pagano tutti: il proprietario e l’inquilino. Di solito entrambi devolvono all’agenzia immobiliare l’equivalente di un mese di affitto. Questo è particolarmente pesante per l’inquilino, che si trova a dover sostenere anche questo esborso oltre ai tre mesi di deposito cauzionale che è prassi richiedere.
Come fare per non pagare l'agenzia immobiliare?
Il nostro consiglio: se tu sei alla ricerca di un immobile da affittare, nella tua ricerca annunci cerca una casa in affitto non gestita da agenzia. E nemmeno da quelle società che ti promettono – a fronte del pagamento di una quota una tantum, di solito 250 euro – l’accesso a fantomatici database di case in affitto. Non esiste nessun database e nessun immobile da affittare, a parte quello che fa da specchietto per le allodole sul sito di annunci, spesso con foto sempre uguali e indirizzo diverso.
Insomma cerca semplicemente una casa in affitto da privati.
Cerco casa, ma come trovare casa senza agenzia?
Escludiamo il fortunato passaparola fra amici e parenti, che rappresenta un caso statistico tanto felice quanto residuale. Escludiamo anche la fortuna di notare passeggiando un cartello “Affittasi – No Agenzie”. Se ti chiedi dove trovare casa, la risposta è online.
Ok, dirai tu, ma dove cercare appartamenti online? Sui siti generalisti c’è di tutto, soprattutto agenzie. Certo, spulciando gli annunci riuscirai a trovare offerte di case in affitto pubblicate direttamente dai privati.
Tuttavia, se vuoi fare una ricerca veloce e targettizzata, rivolgiti a un sito specializzato nella compravendita e nell’affitto di immobili fra privati, come CasaDaPrivato, portale leader in Italia negli annunci immobiliari dei privati. Per darti un’idea, solo nel 2023 oltre 3.000 case sono state affittare così. A costo zero!
Che tipo di contratto di affitto conviene?
Se sei un inquilino, un 4+4 o – meglio ancora - un 3+2 a canone concordato che ti assicura una sorta di calmieramento del canone di affitto perché compreso entro una fascia stabilita e concordata dalle associazioni territoriali dei proprietari e degli inquilini. Ma non spetta a te decidere.
La scelta del contratto di affitto più conveniente spetta al proprietario, che valuta anche in base alle prospettive fiscali (per esempio gli immobili affittati a canone concordato 3+2 nei comuni ad alta densità abitativa beneficiano di una tassazione con cedolare secca al 10%).
L’importante – sia per gli inquilini sia per i proprietari - è che:
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il contratto venga redatto in forma scritta, pena la sua nullità
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tutti i pagamenti avvengano per intero in modalità tracciabile
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il contratto sia registrato all’Agenzia delle Entrate
Vuoi saperne di più? Leggi Come affittare casa senza Agenzia: quello che devi sapere.