Sviluppare un progetto architettonico di successo richiede una sensibile attenzione a diversi dettagli. Nello specifico, non si tratta esclusivamente di scegliere un determinato design di mobili (anche è un aspetto rilevante): occorre operare in modo da fare un ampio e suggestivo risalto al sinergico rapporto intercorrente tra il colore, lo spazio abitativo e il livello di luminosità che devono caratterizzare il risultato finale del progetto stesso una volta portato a esecuzione finale. In questo ambito, va detto che tale visione progettuale e concettuale d’insieme interessa direttamente qualsiasi unità immobiliare, indipendentemente dalle dimensioni e dalla posizione (urbana o extraurbana). Nel nostro Paese, di recente, è stato realizzato un progetto che, in virtù delle proprie peculiarità, non può che assumere il carattere di una vera e propria case history architettonica.

UNA CASE HISTORY ARCHITETTONICA DI VALORE

Progetto architettonico 2

Nel dettaglio, a pochi chilometri di stanza dal centro storico di Treviso, in soli 6 mesi, è stata realizzata una casa dall’architettura “sciolta e audace” (come l’avrebbe definita il grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer) che occupa con pura delicatezza un terreno dall’estensione pari a circa 9.000 metri quadrati. La struttura immobiliare è protesa verso l’alto e, in modo particolare, nei volumi di grande impatto, racchiude spazi disposti rigorosamente in modo da agevolare la vivibilità, mentre vaste aperture verticali generano suggestivi tagli di luce che definiscono efficacemente gli ambienti.

Il committente, titolare di una società specializzata nella realizzazione di progetti d’interni e di arredi su misura sia per hotel di lusso che per complessi immobiliari, desiderava una casa da vivere interamente grazie ad ampi spazi nei quali i 5 membri della sua famiglia potessero essere messi nella condizione di respirare un significativo senso di libertà.

Realizzata da Rubner Haus (azienda specializzata nella realizzazione di case prefabbricate in legno personalizzate) con sistema a telaio, come previsto dal progetto architettonico, la struttura immobiliare sorge su un terreno dove è stato completato il recupero della volumetria di 5 fabbricati agricoli preesistenti, poi abbattuti, per una superficie totale pari a 400 metri quadrati, portici compresi.

UNO STILE CONTEMPORANEO

Progetto architettonico 3

Ciò che rende fortemente contemporanea la struttura con copertura a due falde in stile agricolo, come sottolineato da Oscar Zaffalon, che ne ha progettato l’architettura insieme col committente, è l’ampio portico con alti setti murari a sostegno del tetto, per dare proporzione e continuità ai volumi”. In una nota, l’architetto Silvia Prevedello, interior designer incaricata del progetto, specifica che “La cosa fondamentale in ogni progetto è che si respiri la personalità di chi la abita. Il committente è un grande appassionato di design e la sua casa doveva rispecchiare un’eleganza contemporanea e sofisticata”.

Impattante è il termine più adeguato a definire il risultato finale del complesso progetto architettonico e ciò si evidenzia, in modo particolare, nell’ampia zona giorno costituita da un open space di 100 metri quadrati che proprio l’edilizia in legno ha consentito di mantenere libero e, al tempo stesso, aperto, senza alcun pilastro di sostegno a interromperne la continuità. La cucina accosta alle grandi armadiature a scomparsa della dispensa con una cantinetta per i vini un altrettanto vasto piano di lavoro centrale che termina con un piano snack destinato alla colazione o a pranzi veloci.

Il cuore nevralgico della casa e, quindi, luogo della convivialità, è la zona pranzo, dove il nucleo familiare si raccoglie intorno al grande tavolo a firma Zanotta (storica azienda di mobili di design moderni e rigorosamente Made in Italy) circondato da confortevoli poltroncine in ciniglia e impreziosito da un lampadario scultura in anelli di ottone studiato appositamente.

DETTAGLI CHE DIALOGANO TRA LORO

Progetto architettonico 4

Coerentemente con l’impostazione concettuale del relativo progetto architettonico, la zona living è resa accogliente da divani, tavolini e pouf targati Maxalto (altra azienda storica fondata nel 1975) e definita da una parete attrezzata, ideata e realizzata su misura, che incastona la televisione e accompagna l’andamento diagonale del tetto. Orientato a sud, verso il parco circostante, è sulla zona giorno che, grazie alla doppia altezza della copertura, si affaccia un soppalco (che fa da sala per la lettura e lo studio, un atelier dove la padrona di casa si dedica alla pittura) dotato di una libreria integrata strutturalmente nel corrimano della scala.

A sua volta, la scala è composta da un unico pezzo di metallo trattato, verniciato e sagomato come un foglio incastrato nella parete. I pavimenti, realizzati in legno di rovere tinta tabacco spazzolato e fumigato, sono stati posati a spina di pesce irregolare da un esperto artigiano locale e sono caratterizzati da svariati formati che, procedendo dal più grande al più piccolo, aumentano sensibilmente la percezione di spazialità del contesto.

A chiudere la zona giorno, sempre al piano terra, è ubicato il bagno per gli ospiti decorato da una carta parati del brand Wall&decò. Visitando la struttura, a spiccare è anche il lungo corridoio che attraversa la zona notte, caratterizzato da un grande armadio a muro disposto su tutta la lunghezza e da una parete a specchio sul lato opposto, elementi che, al loro interno, incorporano le porte di accesso alle camere.

AMPIO SPAZIO ALLA CONVIVIALITÀ, MA ANCHE ALL’INDIPENDENZA

Progetto architettonico 5

Di ulteriore impatto visivo è il muro di fondo sul quale risalta una carta da parati Wall&Decò che, con la parete a specchio, per così dire, dialoga generando un affascinante gioco di riflessi di tipo caleidoscopico. La camera padronale, dotata di un bagno privato, oltre a essere dotata di un’ampia cabina armadio, annovera, come testata del letto, una quinta scenica ricoperta da un’ulteriore carta da parati firmata Glamora caratterizzata da toni neutri e da un disegno rilassante.

Per quanto attiene alle camere dei tre figli, definite sia da colori che da abbinamenti studiati per rispecchiarne i gusti e le personalità, sono tutte matrimoniali e fornite di un bagno, in quanto inserite nel progetto architettonico per accoglierli anche in futuro. Infine, la casa è arricchita da un’area alla quale è possibile accedere soltanto dall’esterno: totalmente dedicata ai ragazzi, annovera una stanza del cinema, una piccola palestra, il bagno e un angolo cottura, il tutto per rispondere all’esigenza di indipendenza dei vari componenti della famiglia. Tra l’altro, è la stessa idea a ispirare il portico, esposto a sud e vissuto come un salotto dagli abitanti.

CREATIVITÀ E INNOVAZIONE FANNO GRANDE UN PROGETTO ARCHITETTONICO

Progetto architettonico 6

Pertanto, si è trattato di un progetto architettonico articolato, ricco di dettagli innovativi, armonioso, realizzato su misura per le esigenze del committente e che non ha mancato di entusiasmare le persone coinvolte in esso grazie al mix di creatività e di innovazione, tanto che l’architetto Silvia Prevedello non ha mancato di rimarcare: “Con il proprietario di casa, ci siamo divertiti a usare il colore. Lasciandoci ispirare dal contesto rurale, abbiamo giocato con le nuances terrose, con le vibrazioni dei toni che dal testa di moro vanno al tortora. Un altro elemento caratterizzante sono le vetrate, tagli verticali che, in continui rimandi tra il dentro e il fuori, conferiscono un aspetto contemporaneo al design dell’involucro e luce agli interni”.

Insomma, l’ennesima dimostrazione di come l’architettura, il design e l’innovazione valorizzino l’esperienza abitativa delle persone.