Sempre con maggiore frequenza, nel settore dell’architettura, si parla di progetti finalizzati alla riqualificazione urbana: nello specifico, si tratta di significativi quanto intensi interventi specializzati rivolti a ridare una nuovo e ben più elevato livello di qualità complessiva a una determinata area cittadina che, anche da diverso tempo, versa in condizioni critiche o precarie per quanto riguarda gli stabili presenti (a volte, caduti in disuso) e le strade. Pertanto, in termini generali, la riqualificazione urbana è un insieme coordinato di interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio di un determinato territorio, quale un centro storico, un vecchio quartiere residenziale o un’area cittadina dismessa. Va detto che un’efficace attività di riqualificazione urbana non si limita ad agevolare la trasformazione di un territorio a livello fisico e spaziale, ma, allo stesso tempo, mira anche al miglioramento di tutto ciò che riguarda il contesto sociale e ambientale tramite le miglioramento delle strutture immobiliari, delle vie stradali e pedonali, oltre che delle eventuali aree verdi. Anche nel nostro Paese, stanno aumentando gli esempi di qualificata progettualità architettonica tesa a offrire una nuova vita ad ambiti cittadini di diverse zone geografiche e ciò, di fatto, non può che essere valutato come un trend estremamente positivo sia per il risultato finale degli interventi di rigenerazione urbana e sia per l’indotto lavorativo che ne consegue.

UNA CASE HISTORY DI RILIEVO

Cassala 22 Milano

Una case history perfettamente allineata al trend appena citato è emersa, di recente, nel capoluogo meneghino: infatti, è da pochi mesi che è stato ultimato il cantiere relativo al progetto “Cassala 22”, a Milano, firmato da Vittorio Grassi Architects: nello specifico, un intervento di importante riqualificazione architettonica che ha trasformato un immobile realizzato nei primi anni Settanta in un prestigioso e contemporaneo edificio adibito prevalentemente a uso uffici di grande visibilità. A destinazione mista, la struttura immobiliare, gestito da Savills IM SGR, nel Marzo 2019, è stata acquisita da Barings Italy Srl per, poi, essere rivenduta, nel 2022, a un investitore istituzionale tedesco. L’edificio milanese, collocato in posizione strategica sulla seconda tangenziale di Milano in un’area ben servita dai mezzi pubblici, è stato totalmente riqualificato in un moderno prodotto di classe A con certificazione LEED Gold.

CONSERVARE, RINNOVARE E VALORIZZARE

Rigenerazione urbana

In merito al progetto “Cassala 22”, Vittorio Grassi, Founder and Chief Executive Officer di Vittorio Grassi Architects, ha così commentato: “Le nostre città stanno affrontando un rinnovamento che, fortunatamente, inizia a interessare anche immobili costruiti nel secondo dopoguerra. In questi casi, la demolizione e ricostruzione non è l’unica soluzione percorribile. Interventi intelligenti di riqualificazione ed efficientamento energetico possono valorizzare questa gamma di edifici attraverso un limitato consumo di risorse energetiche e produzione di gas serra. Il recupero e il rinnovamento non sono più soltanto da intendere come conservazione dei valori artistici, ma anche come attenzione alla sostenibilità e alla conservazione dell’ambiente”. La struttura immobiliare si trova in una fascia urbana compresa tra la linea ferroviaria anulare e Viale Cassala, nota direttrice viaria di fondamentale importanza, in un’area caratterizzata da un tessuto socio ed economico eterogeneo, dove coesistono attività commerciali, direzionali e residenziali. In modo particolare, l’edificio è costituito da una struttura in elevazione composta da sei piani dedicata a uffici, da una grande “lastra” sopraelevata destinata a parcheggio privato e con attività commerciali direttamente accessibili dalla strada. Il lato sud dell’edificio si affaccia su Via Tosi, strada secondaria che collega lo stesso Viale Cassala alla vicina IULM, l’università di lingue e comunicazione.

L’EFFICIENZA AL CENTRO

Ssostenibilità

Il progetto “Cassala 22” ha previsto sia la ristrutturazione che il risanamento conservativo della struttura già esistente, il totale rifacimento dell’involucro, degli impianti elettrici e di quelli meccanici, dotando lo stabile di un avanzato sistema di climatizzazione estiva e invernale ad alta efficienza. Oltre ai vari interventi di tipo migliorativo attinenti alla distribuzione interna, da segnalare è la realizzazione di un ampliamento sul lato sud dell’edificio che è stato ottenuto grazie a un bonus volumetrico per l’efficientamento energetico: un’attenzione ulteriore, quindi, agli aspetti riguardanti sia il risparmio energetico e sia la sostenibilità. Tale ampliamento è collocato al centro del prospetto su Via Tosi grazie a un’articolazione dei volumi che lo hanno reso particolarmente proporzionato rispetto all’esistente ed è stato realizzato in aderenza all’attuale edificio con fondazioni indipendenti appositamente in modo da non variare l’altezza e la statica complessiva dell’immobile, mantenendo costantemente operative le attività commerciali durante il periodo dei lavori di cantiere.

UN SISTEMA MIGLIORE DI ACCESSIBILITÀ E DI CIRCOLAZIONE

Risparmio energetico

Un’aggiuntiva e considerevole modifica è stata apportata al sistema di accessibilità e di circolazione interna, dato che lo stabile per uffici si presentava arretrato rispetto a Viale Cassala con un ingresso difficilmente accessibile e poco visibile. Di conseguenza, il progetto ha previsto la realizzazione di un nuovo atrio che, oltre a offrire una visibilità più elevata su strada, consente di collegare direttamente l’ingresso su Viale Cassala al primo piano (dove è prevista una seconda lobby) da cui raggiungere i sei livelli di uffici più comodamente attraverso i tre nuovi ascensori. Un ulteriore elemento caratteristico del progetto “Cassala 22” consiste nelle nuove facciate vetrate: la facciata esistente è stata sostituita da un nuovo involucro trasparente con un passo fitto e costante, sottolineato da 45 aste verticali in rilievo e simili a schegge metalliche che si adattano totalmente alla maglia strutturale esistente slanciando l’edificio verso l’alto. Da sottolineare, inoltre, che il prospetto principale è stato concepito come un layer vetrato che si prolunga oltre i lati corti dello stabile, di fatto, alleggerendo il complessivo impatto a livello visivo. Il prospetto sul lato sud e opposto al principale, è stato realizzato con lo stesso design, ma facendo ricorso a una tecnologia di facciata ventilata e impiegando un rivestimento metallico opaco in grado, da una parte, di proteggere il volume dall’irraggiamento solare e, dall’altra, di garantire un adeguato comfort termico alle persone.

UN PROGETTO VINCENTE E CERTIFICATO

Certificazione LEED

Per quanto riguarda i prospetti trasversali opachi, i progettisti hanno scelto di inserire logge sulle quali si affacciano le sale destinate alle riunioni. Il piano attico, invece, è stato realizzato circondato da una terrazza sulla quale si aprono ampie vetrate scorrevoli. Un progetto articolato, quindi, che si sviluppa tra concetti di design, sostenibilità, tecnologia, comfort e che ha previsto l’applicazione del protocollo LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), con obiettivo LEED Gold, per poter raggiungere i massimi obiettivi di sostenibilità ambientale. “Cassala 22” è uno dei primi edifici presenti in Italia ad aver ottenuto la certificazione WiredScore che attesta la connettività degli edifici intesa come integrazione degli stessi rispetto alle tecnologie digitali attuali e future.