Il Natale 2023 è alle spalle e, come ogni anno, si tende a stilare un bilancio relativo ai comportamenti di acquisto degli italiani. Va detto che il nostro Paese è arrivato alle ultime festività di fine anno dopo diversi mesi caratterizzati dalle note turbolenze inflazionistiche insorte già durante l’anno precedente: il rialzo simultaneo dei costi dell’energia, dei carburanti e, di conseguenza, dei prodotti di largo consumo ha messo cittadini e imprese a dura prova, nonostante il superamento della crisi indotta dalla gravissima crisi sanitaria che ha segnato sia il 2020 che il 2021. Come noto, quello delle festività natalizie è il periodo solitamente più florido dell’anno sul versante dei consumi e ciò grazie alla tradizionale corsa agli acquisti dei regali, oltre che alla spesa supplementare per festeggiare, in casa o fuori casa, l’importante ricorrenza religiosa.
IL NATALE DEGLI ITALIANI
Per loro stessa natura, va da sé che i consumatori, in linea ovviamente generale, tendono a modulare i rispettivi comportamenti in termini di scelte di acquisto anche (per non dire soprattutto) sulla base del momento economico contingente, i cui aspetti maggiormente rilevanti non possono che condizionare il clima di fiducia collettivo, spingendo i consumatori stessi a modificare i loro atteggiamenti nel momento in cui, per così dire, devono mettere mano al portafogli. Pertanto, l’attuale scenario economico, così caratterizzato da un livello critico di inflazione, dalla crescita dei tassi di interesse e, allo stesso tempo, da una strisciante incertezza attinente al reddito disponibile, di fatto, ha indotto molti tra i nostri connazionali a riconsiderare i rispettivi acquisti in vista del Natale 2023.
ACQUISTI NATALIZI IN EVOLUZIONE
Di particolare interesse sono i dati emergenti da una recente ricerca realizzata dalla società Accenture e intitolata “Annual Holiday Shopping Survey 2023”, analisi annuale rivolta a individuare le principali tendenze relative agli acquisti per le vacanze in modo da evidenziare come mutano le abitudini degli italiani. La survey, giunta alla diciassettesima edizione, è stata realizzata interpellando un campione composto da 5.533 consumatori sul territorio italiano nel periodo compreso tra Agosto e Settembre 2023. Il primo dato che salta all’occhio vede il 68% degli italiani apparire alquanto prudente per quanto riguarda le spese da indirizzare ai regali per parenti e amici, sottolineando la volontà di non voler aumentare il budget ad hoc rispetto all’anno prima, mentre appena l’11%, al contrario, indica di essere disposto a spendere di più. Nei mesi della ricerca, il 48% degli intervistati ha dichiarato di voler spendere meno di 300 euro e appena il 9% oltre 1.000 euro. Nell’ambito prettamente connesso al clima di fiducia generale, i consumatori di età superiore ai 70 anni risultano quelli più pessimisti, con un 30% che esprime una disponibilità di budget inferiore rispetto al 2022. All’opposto, le generazioni di più giovane età sono quelle che hanno evidenziato un certo ottimismo relativamente alle rispettive possibilità economiche: si tratta, in modo particolare, della Generazione Z (giovani tra i 18 e i 24 anni, 38%) e dei Millennials (giovani tra i 25 e i 31 anni, 32%). Insomma, un lifestyle in evoluzione.
UN PROBLEMA DI BUDGET
Ma quali sono le principali motivazioni che inducono molti tra i nostri connazionali a limitare gli acquisti natalizi? Da un lato, l’impossibilità di sostenere la spesa (40%) e, dall’altro, la preoccupazione per il futuro (39%) sono i fattori che, più di altri, inducono a risparmiare il più possibile e, quindi, a spendere di meno. Circa la metà dei consumatori intervistati ha sottolineato che voler fare scelte di acquisto più caute, orientandosi verso quei prodotti di cui ha ritiene di aver realmente bisogno, magari effettuando ricerche on line prima di ultimare l’acquisto (43%) o comparando quanto proposto dai vari punti vendita (specializzati e non) al fine di individuare il prezzo maggiormente conveniente (37%). In tale scenario, ponderare dettagliatamente le scelte di acquisto riveste un ruolo cruciale: per il 72% degli intervistati, il rapporto tra prezzo e qualità resta l’aspetto più importante da valutare relativamente a uno o più acquisti durante il periodo delle festività natalizie ed è il fattore prezzo (71%) a permanere sotto i riflettori delle attenzioni da parte dei consumatori. In ogni caso, è per il 50% dei consumatori che la qualità del prodotto si conferma ancora un elemento cruciale in ordine alle scelte di acquisto.
PREZZO, QUALITÀ…E RISPARMIO
Insomma, prezzo e qualità, ma non solo: anche il concetto di risparmio guida le modalità relative ai comportamenti di acquisto degli italiani. In merito, dalla ricerca targata Accenture emerge che è proprio spinti dalla volontà (e dalla necessità) di risparmiare denaro, il 65% dei consumatori italiani tendono a orientarsi verso scelte di acquisto configurabili come investimenti a lungo termine, quali quelle tipologie di regali utili anche dopo una volta trascorso il Natale 2023: è il caso, per esempio, di prodotti di abbigliamento utilizzabili nei mesi invernali. Una ulteriore opzione scelta per risparmiare consiste nell’orientarsi verso il riutilizzo di determinati articoli: il 66% dei consumatori intervistati, difatti, ha dichiarato di voler riutilizzare specifici oggetti dell’anno precedente, quali le decorazioni natalizie, mentre il 26% ha evidenziato di voler acquistare, in tale ambito particolare, prodotti usati (di seconda mano).
CONSUMATORI PIÙ CONSAPEVOLI…E AZIENDE PIÙ DIGITALI
Specialmente nel rispondere alle esigenze manifeste di target di consumatori sempre più consapevoli, per le aziende, anche l’Intelligenza Artificiale Generativa (Generative Artificial Intelligence) pare destinata ad assumere un ruolo sempre più decisivo. Stando all’analisi Accenture, il 40% degli italiani ha dichiarato di essere curioso in merito ai possibili nuovi utilizzi dell’Intelligenza Artificiale, seppur esprimendo qualche preoccupazione sui versanti della sicurezza (53%) e della privacy (36%), oltre che sull’impatto in ambito occupazionale (35%). In una nota, Alberto Pozzi, Retail Lead di Accenture Italia, ha così commentato: “L'avvento delle nuove tecnologie come la Generative AI non si limita a offrire funzionalità, ma rappresenta un modo avanzato di interpretare e utilizzare i dati. Unire le capacità umane con quelle delle macchine diventa cruciale per migliorare l’esperienza (di acquisto) dei clienti in un mondo sempre più digitale”. Poi, Pozzi ha aggiunto: “L’abilità di leggere i bisogni del consumatore e di adattarsi rapidamente diventa cruciale per la maggior parte delle aziende. La prontezza nell’offrire prodotti e servizi che rispecchino le intenzioni di acquisto di un cliente diventa imperativa per soddisfare le sue esigenze in modo mirato. Oggi, la comprensione delle intenzioni di acquisto avviene in modo più celere rispetto al passato, spingendo aziende di ogni dimensione a considerare l’adozione della tecnologia come un vantaggio competitivo”.
Insomma, sia le modalità che le dinamiche degli acquisti natalizi diventano un vero e proprio specchio relativo ai cambiamenti in atto nel mondo dei consumatori e tutto ciò all’interno di un perimetro sempre più ampio in cui trend economico, aspettative e tecnologie all’avanguardia dettano e cadenzano la contemporaneità.