Nel corso dell’ultimo triennio, il crescente ricorso allo Smart Working ha reso fondamentale il poter disporre di uno spazio ad hoc per lavorare da casa (nella cosiddetta modalità “da remoto”). Ciò ha richiesto e comporta tuttora un significativo sforzo di tipo organizzativo che assegna un ruolo cruciale alla predisposizione efficiente, funzionale e agevole di un’apposita postazione di lavoro all’interno della propria abitazione. Per certi aspetti, ogni novello smart worker ha dovuto e deve ancora agire anche come una sorta di architetto per strutturare al meglio, tenendo ovviamente conto delle caratteristiche della casa, uno spazio totalmente riservato allo svolgimento quotidiano della propria attività lavorativa. Pertanto, trattandosi della realizzazione di un vero e proprio home office (base operativa dello Smart Working), ci si può ispirare a idee e a soluzioni che possono essere reinterpretate e, dunque, adottate per funzionare con efficacia anche in ambienti caratterizzati da piccole dimensioni.
Sistemare lo spazio per le attività di Smart Working
In primis, occorre pianificare con attenzione, effettuando quale investimento mirato, a livello di mobilio, in modo da dotarsi, per fare un esempio pratico, di una funzionale ed elegante scrivania per mantenere o, magari, accrescere il proprio livello di performance. Il primo step da compiere non può che consistere nel decidere quale tra le stanze della casa (o parte di una di esse) poter trasformare in un idoneo home office. In linea generale, nessuno tra gli spazi disponibili in casa è troppo piccolo per realizzare la propria postazione di lavoro da remoto: ciò che conta è imprimere un ordine organizzativo logico e funzionale al come collocare gli strumenti lavorativi (computer, archivio, cancelleria, etc.).
La giusta illuminazione
Il secondo step riguarda l’illuminazione, un aspetto estremamente importante in funzione sia della propria concentrazione e sia della salvaguardia della propria vista (sempre meglio evitare di sforzare eccessivamente gli occhi, in particolare, quando si lavora davanti a un monitor). Al fine di sfruttare al massimo lo spazio destinato allo Smart Working, è sempre consigliabile poter disporre di una luce equilibrata, non particolarmente intensa, ma, comunque, in grado di illuminare in modo armonico ed equilibrato la postazione lavorativa.
Va da sé che la vicinanza a una finestra che permette l’ampio afflusso di luce naturale all’interno della stanza è sempre la soluzione migliore. Ma, oltre all’illuminazione proveniente dall’alto della stanza, risulta importante includere una soluzione per l’illuminazione sopra la scrivania. In merito, le lampade da scrivania sono ideali, ma se lo spazio presente sulla scrivania è limitato, è bene ricorrere a un faretto a parete.
I colori hanno la loro importanza
In qualsiasi postazione di Smart Working, anche gli aspetti cromatici hanno la loro importanza: è opinione diffusa tra gli esperti di architettura di interni che, utilizzando un ripostiglio di piccole dimensioni o parte di uno spazio più ampio, il colore rientra tra le scelte prioritarie. Difatti, tonalità e materiali chiari e luminosi riescono a far apparire lo spazio occupato ancora più grande e tale suggerimento si abbina perfettamente alla necessità di collocare la scrivania da lavoro per sfruttare al meglio la luce naturale del giorno, a patto, però, di posizionare la scrivania stessa nei pressi di una finestra in modo tale che la luce non vada a impattare direttamente il monitor del computer.
Spazio alle piante
Oltre a ciò, va detto che ogni ambiente lavorativo, a volte, può essere segnato da momenti di affaticamento e di nervosismo: anche per questo motivo, scegliere di collocare o sulla scrivania stessa o nelle immediate vicinanze di essa una o più piante d’appartamento consente di ricavarne un supporto (visivo) in funzione antistress. D’altronde, un ambiente domestico in cui sono presenti delle piante risulta sempre e comunque maggiormente gradevole alla vista e, dunque, capace di trasmettere un senso di serenità. In più, per dare un’ulteriore e suggestiva ambientazione alla stanza adibita alle attività di Smart Working, un particolare impatto può essere offerto dalla soluzione che vede il ricorso a (piccole) fioriere sospese.
Occhio alla gestione dello spazio disponibile
All’interno di un piccolo home office, anche solamente poche decine di centimetri di spazio risultano particolarmente preziose e ciò include l’area compresa tra il soffitto e la scrivania: un importante spazio verticale, questo, da poter sfruttare in modo da applicare un apposito scaffale nel quale collocare diversi contenitori con documenti e altro ancora.
Per quanto attiene alla scrivania dove si opera materialmente in modalità Smart Working, poi, sono ormai più che disponibili diverse e interessanti soluzioni: una scrivania ad angolo, per esempio, può essere l’ideale per essere collocata in uno spazio adibito all’operatività lavorativa (computer, telefono, etc.) e all’archiviazione di documenti vari, ma senza occupare eccessivamente il restante della stanza. In tale caso, è sempre consigliabile fare scelte di tipo ergonomico, individuando una soluzione con tastiera estraibile in modo da poter digitare confortevolmente restando a un’adeguata distanza dal monitor.
Funzionalità e comfort complessivo al centro
Funzionalità, gradevolezza estetica (magari, supportata anche da oggetti di design) e giusta luminosità: sono queste le principali componenti che rendono ideale un qualsiasi ambiente abitativo e ciò riguarda direttamente anche (forse, soprattutto) uno spazio adibito a postazione lavorativa. Operare da remoto in un ambiente caratterizzato da questo tris di componenti non può che innalzare il livello qualitativo delle giornate lavorative, supportando sia organizzativamente che psicologicamente le persone direttamente interessate.
Ed è proprio in tale ambito che elementi come i complementi di arredo, gli oggetti di design e le soluzioni di lighting (illuminazione) assumono una rilevanza e, non di rado, una centralità dalla quale non si può prescindere nella predisposizione di una postazione lavorativa domestica.
Lo Smart Working ben organizzato migliora la qualità delle giornate
Da un lato, va data un’impostazione capace di separare il proprio mondo lavorativo da quello privato, ma, dall’altro, va preservato l’indubbio vantaggio di svolgere il rispettivo lavoro potendo contare sul comfort offerto dalla propria casa, cioè dal centro della propria sfera privata in cui è normale e naturale ritrovarsi con le proprie abitudini, dando spazio alla propria personalità e ai propri ritmi.
Un mix bilanciato, quindi, tra le strette dinamiche del lavoro (da remoto) e l’ambiente abitativo in cui si vive: per giungere a questo importante quanto ideale risultato, è nel modo in cui si sceglie di arredare, insieme alle soluzioni di design e di luminosità, che è insito un passaggio decisivo, un vero e proprio viatico verso un nuovo lifestyle in cui la qualità delle giornate (lavorative, certo) non è più una sorta di chimera, ma un obiettivo concretamente realizzabile.