Villa in vendita a Mogoro

Mogoro (Oristano)
Privato Vende € 180.000
  • Più di 5 locali
  • 200 mq

Villa in Vendita da Privato a Mogoro

Casa in Sardegna
La Villa si trova in SARDEGNA a Mogoro (OR) a 20 Km dal mare.
Adiacente alla Fiera regionale dell'artigianato. OTTIMA soluzione Abitativa di prima e seconda casa, Perfetta Soluzione già sperimentata per bed and breakfast e Affitti brevi.
La costruzione è praticamente nuova fine lavori 2020. Climatizzata con Split e Riscaldamento autonomo con Termosifoni in tutti gli ambienti, ristrutturata in tutte le sue parti: Impianti idrici, Elettrici, fognatura ecc. con tutte le certificazioni dovute compreso l’agibilità.
E’ articolata su due livelli di 100mq ognuno per un totale di 200mq circa. Al primo piano abbiamo 3 camere da letto, tre bagni, una bella sala con cucina e camino moderno ventilato, una grande terrazza con vista e un cortile capiente (tre auto).
Al piano Seminterrato abbiamo comoda taverna adatta per Cene e soluzioni di Svago è presente un grande camino, una cucina ecc… adatta per Cene e soluzioni di Svago.
La cediamo in ordine, Completamente arredata e completa per tutti i servzi.
Mogoro è un antico paese della Marmilla in provincia di Oristano di 4000 abitanti circa, a ridosso del Monte Arci e delle Giare , a soli 20-30 minuti dalle selvagge e splendide spiagge della Costa Verde e del Sinis, inoltre permette di raggiungere gran parte delle mete turistiche dell'Oristanese, tra cui:
- L' AREA ARCHEOLOGICA DI THARROS( Una delle aree archeologiche più importanti della Sardegna)
- NURAGHE LOSA( Nel territorio di Abbasanta una delle espressioni più alte e meglio conservate in Sardegna dell’architettura nuragica)
- TERME DI FORDONGIANOS (Le terme romane di Fordongianus rappresentano un importante sito archeologico della Sardegna, situato sulla riva sinistra del fiume Tirso)
- VILLAGGIO DI SAN SALVATORE DI SINIS (un paese del vecchio west , in passato usato per girare diversi film del filone “spaghetti western”)
Il complesso pre-protostorico di Cuccurada Il complesso archeologico di Cuccurada ha un’originale planimetria architettonica che la distingue da tutti gli altri nuraghi della Sardegna. Presenta varie strutture monumentali riferibili a diversi periodi tra cui: una muraglia megalitica, una struttura ciclopica a pianta ellittica, riferibili all’Eneolitico evoluto, e rinvenimenti isolati di materiali più antichi. La chiesa della Madonna di Carcaxia La chiesa della Madonna di Carcaxia (X-XII sec.) apparteneva ad una villa medievale facente capo all’antica Curatoria di Bonòrcili, distrutta dai Saraceni nel XV secolo. Secondo una … Archeologia Il territorio di Mogoro conserva importanti testimonianze archeologiche a partire dalla Preistoria. In località Puisteris, ai margini del tavolato basaltico di Perdiana e a breve distanza dal rio Mogoro, è situato un insediamento prenuragico di grande rilevanza. Passilladas Tanti itinerari immersi nella natura incontaminata alla scoperta delle bellezze naturali e archeologiche del nostro territorio
FIERA DEL TAPPETO
Tradizioni gastronomiche, ricette della cucina tipica mogorese, la cucina Come nella storia della Sardegna anche a Mogoro il grano ha avuto da sempre un ruolo importantissimo. Tant’è che attorno ad aratura e semina, mietitura … I vini La Sardegna è come un continente e per quanto ridotto nelle dimensioni presenta molteplici diversità geologiche, idrografiche ed anche culturali. Da queste differenze non poteva … Le ricette tradizionali Fregola sarda con funghi e brodo di pecora.
Il miracolo eucaristico. Correva l’anno 1604 ed erano i giorni del giovedì Santo, di Pasqua o del lunedì dell’Angelo (in merito non si hanno notizie precise). Era forse il 12 aprile ed è questa una data di grande importanza per la comunità mogorese e non solo. Quel giorno avvenne infatti il grande Miracolo Eucaristico. Accadde infatti che in occasione delle celebrazioni per la Pasqua, mentre il rettore sacerdote Salvatore Spiga distribuiva la Santa Comunione, si accostarono alla sacra mensa due uomini indegni che, nonostante la vita dissoluta che conducevano, non si erano ancora confessati. La sacra particola, come se bruciasse la loro lingua, fu da ciascuno di questi lasciata cadere sulla pietra della balaustrata. I sacrileghi, pieni di confusione, si dileguarono. Così le sacre particole furono raccolte e la pietra fu accuratamente lavata, come prescrive la legge ecclesiastica per i casi in cui l’Ostia consacrata venga a cadere a quella pietra così lavata manteneva sempre la traccia delle due particole. Anzi, quanto più veniva lavata e raschiata la pietra, tanto più chiare rimanevano quelle impronte.
Architettura:
La chiesa del Carmine fu costruita all’inizio del XIV secolo, in stile romanico gotico, e fece parte in seguito del convento dei Carmelitani giunti a Mogoro nel 1600 e partiti nel 1855 in seguito alla soppressione dei monasteri e del passaggio dei beni ecclesiastici allo Stato.
Realizzata in blocchi di arenaria chiara, ha un’ unica navata e copertura a capriata con travi in legno. La facciata ha un portale romanico architravato, sormontato da un arco di scarico a tutto sesto. Ai lati della porta due pilastrini decorati che terminano con capitelli gotici, dai quali si dipartono archetti gotici trilobati che limitano la fascia inferiore della facciata. Gli stessi archetti trilobati ornano anche la parte triangolare superiore. I muri esterni laterali sono ornati da finte colonne e archetti gotici. Nel muro di destra è posto il campanile a vela.
Tutt’intorno una grande piazza in pietra e il giardino dominati sul cucuzzolo della vicina collina dal nuraghe. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Bernardino da Siena, è situata nel cuore del paese. Unica la grande navata centrale, con otto cappelle laterali fra le quali spicca sulla sinistra rispetto all’ingresso la seicentesca statua della Madonna del Rosario poggiata su di un altare in legno dorato del cinquecento con colonnine tortili. Lo stile della chiesa è tardoromanico – barocco, e la struttura ha una lunghezza di oltre 25 metri ed una larghezza di 15. Nella chiesa non ci sono opere d’arte di valore se non una croce processionale che la tradizione popolare ritiene provenisse dalla vicina Bonòrcili, salvata e portata dalla devota zia Giuanna Zonca, a seguito delle incursioni dei mori saraceni che distrussero il villaggio. In effetti la croce fu fatta fabbricare nel 1603 dal rettore Spiga. La navata è stata affrescata nel 1933 dal pittore Bacciccia Scano con scene che raccontano la vita di San Bernardino. Dietro l’altare maggiore, in una nicchia, è sistemata una statua lignea del santo patrono di Mogoro, oggi completamente restaurata e riportata all’antico splendore della veste damascata. La statua viene tenuta per sei mesi all’interno della nicchia, dove viene collocata in occasione della festa di Ognissanti (S’Inserru) e per sei mesi viene esposta alla devozione dei fedeli al centro della chiesa. Non si conosce l’origine di questa consuetudine. Un tempo a sinistra dell’altare maggiore, in marmo bianco, nero e giallo, vi era la reliquia del miracolo eucaristico, avvenuto a Mogoro nell’aprile 1604 conservata in una piccola teca in metallo dorato. Dopo il recente restauro di pavimenti e pitture conclusosi alla fine del 2005, la parrocchia ci appare sfavillante e luminosa, oltre che per gli affreschi riportati ai colori originali, anche per le pareti liberate da appesantimenti e interventi realizzati nei decenni chiesa della Madonna di Carcaxia. A due passi dalla cantina “Il Nuraghe”, nei pressi di una villa medioevale dell’antica curatoria di Bonorcili, distrutta dai saraceni nel XV secolo quando la maggior parte dei superstiti si rifugiarono nell’abitato di Mogoro, sorge la piccola chiesa dedicata alla Vergine assunta in Cielo. La chiesa di Santa Maria Carcaxia risale con molta probabilità all’anno Mille, ma è stata più volte distrutta e ricostruita. Nel 1750 infatti la chiesa ha subito una parziale demolizione e parte del materiale era stato impiegato per fabbricare l’antico ponte sul Rio Mogoro. Soltanto nel 1921 la chiesetta venne ricostruita dalle fondamenta grazie al lavoro di numerosi mogoresi e nel 1979 venne di nuovo restaurata con una sottoscrizione e con il lavoro gratuito di tanti volontari. A una sola navata, con campanile a vela e un piccolo abside semicircolare è costruita con pietra bianca e basalto e oggi appare completamente immersa nel verde e circondata da vigneti e oliveti.
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DATI PRINCIPALI

Riferimento
381958
Contratto
Vendita
Tipologia
Villa
Superficie
200 mq
Locali
Più di 5

COSTI

Prezzo
€ 180.000,00

EFFICIENZA ENERGETICA

Classe energetica
G
IPE
100,98 kWh/m²a

A+

A

B

C

D

E

F

100,98 kWh/m²a | Classe energetica G

G

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CAGLIARI
  • Aggiornato al 14 dic 2024
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